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    [CORRIDORI IN BORGHESE] Simone Sterbini

    Juniores - 24 Gen 2011 
    [CORRIDORI IN BORGHESE] <b>Simone Sterbini</b>

    Chi segue attentamente il ciclismo, si sara' accorto senz'altro negli ultimi anni del talento cristallino di Simone e Luca Sterbini, atleti laziali di Olevano Romano, che sono conosciuti nell'ambiente per l'inconsueta caratteristica di aver iniziato l'attivita' agonistica nella categoria allievi. Mentre Luca, campione italiano a cronometro uscente, e' in ritiro in Sicilia con la sua squadra (Mastromarco Chianti Sensi), abbiamo raggiunto al telefono Simone per presentare al nostro pubblico l'estro e la forza di volonta' di questo ragazzo longilineo che nel 2010, da primo anno junior con la maglia della Guazzolini Coratti, non ha ottenuto tantissimi punti, ma si e' contraddistinto per importanti piazzamenti in gare internazionali.

    Terzo al Giro delle Province Toscane, terzo nel GP Dorigo di Solighetto, terzo al Trofeo San Rocco di Peccioli. Quali sono le doti che ti permettono di brillare nelle gare internazionali?
    Sono un buon scalatore, e mi difendo in pianura. Per il resto, se ho vinto solo una gara e' perche' sono stato fermato prima dalla mononucleosi, che mi ha limitato a giugno e luglio, e poi dalla rottura della clavicola avvenuta nella gara di Rignano. Comunque vorrei tornare a Solighetto per vincere.
    Sappiamo che hai iniziato a correre a 14 anni. Cosa ti ha spinto?
    Innanzitutto vorrei precisare che fin da ragazzino mi sono sempre allenato in bici con mio padre e mio fratello. Poi un giorno un amico di famiglia, Bruno Patrizi, ci fece conoscere i dirigenti della Borgonuovo Milior, una squadra con un'affiliazione a Fiuggi, e cosi' iniziammo a correre.
    Com' e' stato entrare in un gruppo quando gli altri gia' c'erano abituati?
    All'inizio e' stato difficile! oltretutto io ho debuttato nell'ultima gara del calendario esordienti, a Monsummano, che e' una gara importante con molti partenti. Mi sono trovato male, non riuscivo a stare in gruppo e non reggevo le andature.
    Allenamenti lunghi, dieta, trasferte infinite. In cosa hai trovato piu' difficolta' ad adattarti?
    Con l'allenamento non ho mai avuto problemi perche', come detto, in bici ci sono sempre andato. Soffrivo invece moltissimo le trasferte.
    Di solito come passi il tempo durante i viaggi in macchina?
    Parlando e scherzando tantissimo con i miei compagni, e a volte ascolto musica.
    Che tipo di musica?
    Ascolto solo il mio idolo Eros Ramazzotti!
    Adesso parliamo della tua squadra: la Guazzolini Coratti allenata dall'esperto Pierluigi Terrinoni, che e' considerato uno dei maggiori talent-scout del centro Italia. Che effetto fa essere l' "erede" di Valerio Agnoli?
    Pierluigi secondo me e' uno dei migliori ds italiani, se non il migliore in assoluto. E' colui che ha fatto emergere le mie doti, sono davvero contento che mi allena, anzi direi che sono... fortunato! Da noi pretende tanta serieta', ma sa come farci crescere. Usiamo sempre l'Srm.
    Programmi per il 2011?
    Tradizionalmente la societa' partecipa a tutte le internazionali del calendario. Solighetto rimane l'obiettivo primario, perche' e' una gara che mi si addice e sento mia, ma vorremmo far bene anche al Trofeo Buffoni che Terrinoni non ha mai vinto.
    Ti senti piu' un corridore da corse a tappe o corse di un giorno?
    Forse, corse a tappe.
    E quali farai nel 2011?
    Il Giro delle Province Toscane, organizzato alla perfezione, la 3 Giorni orobica, in cui ci sono tanti stranieri e il percorso e' molto duro, e infine il Giro della Lunigiana.
    A detta di tutti hai ancora buoni margini di miglioramento. Dove ancora non hai dato il massimo?
    A cronometro, anche perche' quest'anno sono stato limitato dalla mononucleosi. Il campionato italiano contro il tempo e' uno degli obiettivi stagionali.
    E alla Nazionale hai gia' pensato?
    Si', io ho gia' avuto l'onore di gareggiare con la maglia azzurra al GP Generale Patton, in Lussemburgo.
    Ok, io intendevo: siccome in Italia sei fra i piu' forti, hai pensato di programmare la preparazione anche in vista del Mondiale o dell'Europeo?
    Si', effettivamente stiamo lavorando per avere un picco di forma in prossimita' del Campionato europeo che si svolgera' proprio in Italia (ad Offida, ndr).
    Qual e' il ciclista a cui ti ispiri?
    Philip Gilbert, per la sua determinazione, per il suo scatto fulminante, per la bravura con cui prepara gli appuntamenti. Come lo fa lui, non lo fa nessun'altro. Stimo molto anche Stefano Pirazzi.
    Infine, un aneddoto. Ricordo personalmente uno stremato Simone Sterbini che dopo una tappa durissima del Giro delle Province Toscane, si accascia a terra e ci rimane per dieci minuti. Quanto conta la grinta nel ciclismo?
    Il 30% del rendimento, la determinazione e' fondamentale, quasi quanto l'allenamento.
    E da dove ti viene questa grinta?
    Da dentro, e' spontanea. Semplicemente non voglio mai mollare.


    Luca Trippi







    Juniores - 24 Gen 2011